Sembrava ieri che aspettavamo il Natale ed ora è arrivato. I giorni, i sogni e i progetti sono passati, come spazzati dal vento, ma era solo il tempo a trascorrere. Il natale, invece, non muta più di tanto e se lo fa lo fa lentamente, restando una festa di fede e affetti. Resta immutato il rinnovo dell'amore e dell'amicizia che ci lega alle persone. Resta lo scambio dei doni con l'immancabile ricerca dell'oggetto in grado di "sorprendere" l'altro. Restano le chiese con l'esposizione dei presepi, gli abeti adornati a festa, i è festoni e le luci lungo le strade e sulle finestre. Resta, anche se chi non è fedel, un momento di luci e balocchi nel rispetto di tutti, come sempre deve essere.
Il Natale, forse non è più l'appuntamento dell'anno per ricongiungersi a Qualcosa in cui crediamo o non crediamo - Tertulliano diceva "credo quia absurdum" (credo perchè è assurdo credere) - ma per qualcuno, forse, è ancora un momento d'amore importante e se non riusciamo a far sì che sia Natale ogni giorno, facciamo sì che lo sia per un giorno.